Lo Chef, con spirito innovativo, parte con il formaggio, che in genere i Italia chiude il pasto. Ha scelto l’ottimo Pecorino Sardo ottenuto dal latte di quelle pecore rustiche che nascono e pascolano solo in Sardegna, al centro del Mediterraneo, dove la pastorizia, per la natura selvaggia dei territori difficili da coltivare, è praticata fin dal primo millennio a.C. Il Pecorino Sardo, simile a formaggi prodotti nell'Isola già nel 1700, può essere Dolce, perché stagiona poche settimane, o Maturo, quando la stagionatura dura oltre ljdue mesi. Il primi si consuma a tavola e regala un gusto piacevolmente delicato, il secondo, più piccante, è eccellente quando mangiato a piccole scaglie mentre, grattugiato, è perfetto per dare vivacità e sapore a condimenti e primi piatti. Lo Chef ha dunque subito colpito il bersaglio.
Un primo piatto è davvero “mediterraneo”, solare, a partire dagli ingredienti, come i capperi, le mandorle e i pomodori, prodotti tipici del sud e delle isole italiane. Ma i protagonisti sono i paccheri, una pasta tipica della tradizione della regione Campania, e in particolare della città di Napoli. Hanno la forma di maccheroni “giganti” anche se qui, saggiamente, il nostro chef-artista li propone nella versione ridotta, i Mezzi Paccheri. All’interno della pasta va a nascondersi il sugo che le dà però un sapore squisito. Attenzione: pacchero, in napoletano, vuol dire schiaffo!
Il Gattò di patate condivide la nascita due regioni del sud Italia, Campania e Sicilia. Dove alla fine del 1700, le nobili famiglie, per aumentare il proprio prestigio, avevano iniziato ad invitare nelle loro cucine gli chef delle corti francesi. Che trasformarono i loro “gateaux” o dolci (famoso e molto antico il gateaux au chocolat) in primi piatti, inserendo nell’impasto croccante quegli ingredienti che era facile trovare nelle dispense. Roberto ha utilizzato le patate, che formano la pasta sfoglia, il prosciutto cotto e un formaggio che, con il calore, si fonde e diventa cremoso alla perfezione.
Il cavolfiore non manca mai sulla tavola dell’inverno ed è apprezzato anche per la sua “povertà” di calorie e la ricchezza di minerali e vitamina C. Lo Chef ha aggiunto un tocco magico di zenzero e limone, altri due componenti che hanno proprietà straordinarie per la nostra salute (anche questa attenzione sottolinea le capacità del nostro chef).
Infine un dolce che richiama di nuovo le isole del Sud Italia, con un gelato delicato ma al tempo stesso ricco (uova, latte, panna, mandorle, zucchero, burro, biscotti…), capace di dare una fine deliziosa a un pasto davvero di gran classe.
Abbinamenti non facili, specie con le patate, ma i nostri esperti hanno poi individuato delle tipologie che possono andar bene per tutto il pasto, quindi anche con il sugo del Mezzi Paccheri. Perciò un vino bianco come il Vermentino, un Rosato del sud Italia o anche un rosso Sangiovese.
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