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Quando dare il via al pranzo

Chi ha il ruolo di fare gli onori a tavola, in genere i padroni di casa, avrà anche il compito di dare il via al pranzo o alla cena. Nel modo più semplice e naturale, ovvero iniziando a mangiare senza particolari annunci. Per esempio senza dire “buon appetito”, come invece spesso si usa, perché in realtà non è corretto nei confronti degli ospiti. La tradizione nobile del ricevimento infatti prevede che a tavola ci si ritrovi per rivedersi, parlare, trovare intese, stringere alleanze ed amicizie. Il cibo dovrebbe essere solo una piacevole distrazione dalle conversazioni, un gustoso intervallo tra un argomento e l’altro e non la sola soddisfazione del nostro appetito. Alla stessa maniera non è corretto dire “cin cin” al momento del brindisi, perché è una esclamazione che vuol ripetere verbalmente il suono dei bicchieri che si toccano. Nei brindisi raffinati i bicchieri non vanno fatti tintinnare tra loro ma vanno sollevati solo leggermente verso l’alto, con un gesto naturale.
Torniamo allo start del pasto dato dai padroni di casa. Prima di iniziare a mangiare aspetteranno che tutti gli ospiti siano stati serviti. Ma questo solo se il loro numero è contenuto, se intorno alla tavola ci sono, al massimo dieci commensali. Se il numero è maggiore ognuno potrà iniziare a mangiare appena servito, senza aspettare il via dei padroni di casa. Specie se nei piatti saranno versate pietanze calde che altrimenti, nell’attesa, potrebbero raffreddarsi.
Anche l’avvio del pasto da parte dei padroni di casa è dettato dalla tradizione. Perché assaggiare per primi permetteva loro di controllare la qualità del cibo prima che gli altri ospiti iniziassero a mangiare ed eventualmente rimandare in cucina piatti non preparati alla perfezione.